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21LUG2019
Badante e detrazioni fiscali: tutto ciò che dovete sapere
Avete bisogno di una badante che vi offra sostegno ogni giorno e vi aiuti nello svolgimento di quelle attività che da soli non riuscite più a svolgere adeguatamente? O forse avete bisogno di una badante per un vostro familiare? In ogni caso è di fondamentale importanza ricordare che la badante deve essere assunta regolarmente. Scegliere di prendere una badante al nero infatti potrebbe farvi incorrere in sanzioni davvero molto pesanti, una pratica che è infatti fuori legge. Non solo, è importante ricordare che assumendo regolarmente una badante potete anche ottenere eccellenti benefici fiscali. Andiamo insieme a scoprire questi benefici.
Badante e benefici fiscali: i due benefici disponibili
Sono disponibili due tipologie di benefici per coloro che assumono regolarmente una badante:
E se sono necessarie due badanti? Dobbiamo ammettere che si tratta di un evento piuttosto raro, ma è pur sempre possibile che una persona anziana, disabile oppure malata, abbia bisogno di ben due persone che si prendano cura di lei. In questo caso è necessario ricordare che la detrazione delle spese prevista è riferibile ad un solo assistito e quindi non raddoppia nel caso delle badanti. Per quanto riguarda la detrazione dei contributi, il discorso è leggermente diverso. È infatti possibile detrarre i contributi per entrambe le badanti assunte, purché però siano state assunte da soggetti diversi. Vi basterà quindi, ad esempio, fare un contratto tra l’assistito e una badante e un altro tra un familiare e la badante per poter ottenere il massimo dei benefici.
Badante e benefici fiscali: chi può essere il datore di lavoro?
Per poter ottenere i benefici fiscali sopra descritti, il datore di lavoro deve essere l’assistito, un componente della sua famiglia oppure un familiare non convivente. Il familiare non convivente può essere il coniuge, i figli legittimi o legittimati, i discendenti prossimi, i genitori, gli ascendente i prossimi, gli adottanti, generi e nuore, suocero e suocera, fratelli e sorelle.
Badante e benefici fiscali: i due benefici disponibili
Sono disponibili due tipologie di benefici per coloro che assumono regolarmente una badante:
- Se il reddito del datore di lavoro non supera i 40.000 euro, è possibile portare in detrazione le spese sostenute per la badante. Si detrae il 19% del costo fino ad un massimo di 2.100 euro. Questo significa che la detrazione massima che è possibile ottenere per le spese della badante è pari a 399 euro per ogni anno d’imposta. Ma attenzione, questa detrazione è possibile solo se la persona anziana che ha bisogno di una badante non è autosufficiente o ha bisogno di sorveglianza continua, conditio sine qua non questa che non può in alcun modo essere passata sotto silenzio.
- È possibile poi detrarre dal reddito i contributi previdenziali obbligatori che sono stati pagati alla badante, nel limite massimo annuo di 1.549,37 euro. Si tratta di un beneficio questo variabile in base all’aliquota IRPEF marginale: con aliquota minima al 23% il beneficio fiscale è pari a 356 euro mentre con l’aliquota massima del 43% il beneficio fiscale è pari a 666 euro. Da ricordare che non sono deducibili però i 500 euro pagati per la sanatoria.
E se sono necessarie due badanti? Dobbiamo ammettere che si tratta di un evento piuttosto raro, ma è pur sempre possibile che una persona anziana, disabile oppure malata, abbia bisogno di ben due persone che si prendano cura di lei. In questo caso è necessario ricordare che la detrazione delle spese prevista è riferibile ad un solo assistito e quindi non raddoppia nel caso delle badanti. Per quanto riguarda la detrazione dei contributi, il discorso è leggermente diverso. È infatti possibile detrarre i contributi per entrambe le badanti assunte, purché però siano state assunte da soggetti diversi. Vi basterà quindi, ad esempio, fare un contratto tra l’assistito e una badante e un altro tra un familiare e la badante per poter ottenere il massimo dei benefici.
Badante e benefici fiscali: chi può essere il datore di lavoro?
Per poter ottenere i benefici fiscali sopra descritti, il datore di lavoro deve essere l’assistito, un componente della sua famiglia oppure un familiare non convivente. Il familiare non convivente può essere il coniuge, i figli legittimi o legittimati, i discendenti prossimi, i genitori, gli ascendente i prossimi, gli adottanti, generi e nuore, suocero e suocera, fratelli e sorelle.
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